Conciliazioni Telefoniche

Le controversie con gli operatori telefonici

LE PRINCIPALI CAUSE CHE ORIGINANO LE CONTROVERSIE TRA UTENTI ED OPERATORI DI TELEFONIA NAZIONALE, FISSA E MOBILE, E GLI INDENNIZZI PREVISTI DAI REGOLAMENTI DI SETTORE

Il tentativo di conciliazione

IL PRIMO PASSO FONDAMENTALE (ED OBBLIGATORIO) PER LA TUTELA DEI PROPRI DIRITTI

In caso di controversie con gli operatori telefonici, sia con riferimento a linee fisse che linee mobili, è obbligatorio esperire il tentativo di conciliazione, ai sensi dell'attuale Regolamento approvato con delibera n. 194/23/CONS, prima di poter affrontare una eventuale causa dinanzi alla giustizia ordinaria, restando escluse le sole controversie riguardanti il recupero di crediti ovvero quelle attinenti a profili tributari o fiscali.

La conciliazione è una procedura di risoluzione extragiudiziale delle controversie ed è finalizzata a trovare un accordo con l'operatore telefonico allo scopo di risolvere bonariamente la questione, con possibili vantaggi per entrambe le parti.

Le strade percorribili, alternative tra loro e non cumulabili, al fine di promuovere la procedura di conciliazione sono principalmente le seguenti:
- avanti ai Co.Re.Com. regionali competenti;
- dinanzi alle Camere di Conciliazione istituite presso le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura aderenti al protocollo d'intesa stipulato tra l'Autorità e UNIONCAMERE, iscritte nell'elenco di cui alla delibera n. 661/15/CONS;
- mediante gli organismi di negoziazione paritetica che prevedono la partecipazione delle Associazioni di consumatori, iscritte nell'elenco di cui alla delibera n. 661/15/CONS;
- presso gli organismi ADR iscritti nell'elenco di cui alla delibera n. 661/15/CONS.

Quella avanti ai Co.Re.Com. regionali è l'unica che non prevede spese vive di procedura, ed il verbale di conciliazione ha valore immediatamente esecutivo. In caso di esito negativo del tentativo di conciliazione, l'utente potrà scegliere di adire la giustizia ordinaria, ovvero, in caso di procedura avanti ai Co.Re.Com. locali, presentare istanza per la definizione della controversia avanti agli stessi Comitati Regionali.

In ogni caso, trascorsi trenta giorni dal deposito dell'istanza di conciliazione l'utente potrà intraprendere un'azione giudiziaria allegando ai relativi atti la ricevuta datata - che il Co.Re.Com. rilascia su richiesta del ricorrente - comprovante l'avvenuto deposito e l'avvio del tentativo obbligatorio di conciliazione.

L'Agcom ed i Co.Re.Com.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha delegato la competenza nelle controversie tra operatori ad utenti ai singoli Comitati Regionali per le Comunicazioni.

I singoli Co.Re.Com. delegati sono territorialmente competenti – sia per la fase della conciliazione che per quella della definizione – per tutte le controversie tra gestori ed utenti finali che abbiano ad oggetto una linea telefonica fissa dislocata all’interno del relativo territorio regionale; negli altri casi, la competenza sarà determinata in base al domicilio indicato dall’utente al momento della conclusione del contratto o, in mancanza, in base al luogo della residenza dell’utente o della sede legale in caso di persone giuridiche.

Attualmente, ai sensi di quanto previsto dal "Regolamento sulle procedure di risoluzione delle controversie tra utenti e fornitori di servizi dell’ecosistema digitale", di cui all'Allegato B alla Delibera n. 194/23/CONS, le procedure di risoluzione delle controversie dinanzi ai Co.Re.Com. e, ove previsto, dinanzi all'Autorita' sono gestite tramite la piattaforma ConciliaWeb.

Contatti

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